martedì 22 novembre 2016

Pagina # 8: Shakespeare & Co.


Shakespeare & Co.
Le librerie più belle del mondo

Al 37 di Rue de la Bûcherie, vicino a Place St. Michel sulla Rive Gauche della Senna, c’è una delle librerie più belle e famose del mondo: Shakespeare & Co.  La libreria originale fu aperta a Parigi nel 1919 da Sylvia Beach, un’emigrata statunitense, e negli anni venti divenne luogo di incontro per scrittori come Ezra Pound, Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald,  Gertrude Stein, George Antheil, Man Ray, James Joyce e Ford Madox Ford.

Chiusa nel dicembre 1941 durante l'occupazione nazista, non venne più riaperta. Ma nel 1951 George Whitman aprì un'altra libreria che, come l'originale Shakespeare and Company, diventò il centro della vita culturale e letteraria parigina. Alla morte di Sylvia Beach il nome della libreria venne cambiato, in suo onore, in Shakespeare and Company.

L’attuale Shakespeare & Co. è gestita dalla figlia di Whitman ed è molto più di una libreria; qui si vendono libri, anche in edizioni rare e introvabili, ma si offrono anche posti da dormire, ricavati dai divani all’interno, ad artisti e scrittori squattrinati in cambio di alcune ore di lavoro a sistemare i libri fra gli scaffali. Ci sono poi eventi tradizionali come il Sunday tea: incontri con gli scrittori e letture di poesie.

Grazie al mio fidanzato-inviato molto speciale che, in questa occasione, ha accettato con entusiasmo di diventare foto-reporter per una sera, posso offrirvi un vero scoop fotografico della Shakespeare & Co. L’esterno con le luci di Natale già accese che, già da solo, vale la visita, ma anche l’interno con lunghe file di scaffali pieni di volumi, dove chi ama i libri si perde, letteralmente, tra migliaia di titoli e il profumo inconfondibile della carta e delle rilegature.

La cosa più emozionante comunque è acquistare un libro, al cui interno sarà apposto il timbro della Shakespeare & Co., e uscire a passeggiare lungo la Senna sapendo di tenere sotto il braccio un piccolo tesoro: unico e irripetibile come questa libreria.


Io, invece, aspetto di leggere il libro che il fidanzato-inviato ha detto di aver comprato pensando a me: s’intitola, mi pare, Le streghe: Salem 1692… mi devo preoccupare?





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