martedì 3 gennaio 2017

Pagina #11: Viva, viva la Befana!


Viva, viva la Befana!

          Tra qualche giorno sarà l’Epifania che, nei miei ricordi di bambina, era preceduta dalla notte più magica e spaventosa dell’anno: la notte in cui la Vecchina – una specie di clochard vestita di stracci, bizzarra e piuttosto dispettosa che decideva a quali bambini portare dolci e a quali carbone – volava nel cielo a cavallo di una scopa , riuscendo, non si sa come, a riempire migliaia di calze appese in ogni dove.

      Ho sempre provato una sorta di timoroso rispetto verso la Befana; donna indipendente, alternativa, sicura di sé al punto di fregarsene dei giudizi della gente e dell’estetica! Una tosta che sapeva il fatto suo e non cedeva alle lusinghe o ai piagnistei: 

sei stata brava? Allora avrai un dono
sei stata cattiva? Niente per te!

        La Befana come antesignana della donna moderna: sempre di corsa, con mille faccende da sbrigare e un’enorme borsa in cui trasporta, praticamente, tutti i suoi oggetti più cari. Beh, non c’è niente di strano! E quindi, vietati gli sfottò, oggi mi sento, ancora una volta, di gridare: Viva, viva la Befana!

       E per festeggiare come si deve la mia amata Vecchina, ho scelto alcune delle più belle filastrocche che le sono state dedicate dal grande Rodari. 

Buona Befana a tutti!
alla Befana 
 Gianni Rodari

Mi hanno detto, cara Befana,
che tu riempi la calza di lana,
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
da te ricevono ricchi doni.
Io buono sono sempre stato
ma un dono mai me l’hai portato.
Anche quest’anno nel calendario
tu passi proprio in perfetto orario,
ma ho paura, poveretto,
che tu viaggi in treno diretto:
un treno che salta tante stazioni
dove ci sono bimbi buoni.
Io questa lettera ti ho mandato
per farti prendere l’accelerato!
O cara Befana, prendi un trenino
che fermi a casa d’ogni bambino,
che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti.

Befana
 Gianni Rodari

Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.

La Befana Spaziale – Il pianeta degli alberi di Natale 
 G.Rodari

Su quel pianeta la Befana
viaggia a cavallo di un razzo
a diciassette stadi
e in ogni stadio
c’è un bell’armadio
zeppo di doni
e un robot elettronico
con gli indirizzi dei bambini buoni.
Anzi con gli indirizzi
di tutti i bambini, perché
ormai s’è capito
che di proprio cattivi non ce n’è.

Voglio Fare un Regalo alla Befana – Il pianeta degli alberi di Natale
 G.Rodari

La Befana, cara vecchietta,
va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
è così che poi succede
che la Befana… non si vede!
Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto…
Un po’ di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!

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