sabato 23 dicembre 2017

Dani #17: Lettera a Gesù Bambino



Lettera a Gesù Bambino

Meno due a Natale e come tutti gli anni si passa in rassegna quello che forse ci è sfuggito nel caos e nella fretta di questi giorni. 

Tipo il pensierino al cognato, sì, proprio lui, quello dai gusti impossibili che tanto, regalo per regalo, non ti dà mai soddisfazione. O il panettone con il ripieno di crema di ribes variegata mango da correre a prenotare, ché sennò la zia Carolina chi la sente a Natale!

Vabbe', ma tra una cosa e l'altra, vi siete ricordati della lettera a Gesù Bambino?

Come dite? No! Su non scherzate, che Natale è senza la letterina?

Allora per i più pigroni, quelli che nemmeno la pensano la letterina, figuriamoci scriverla!, l'unico sforzo da fare è leggere qui sotto.

Questa è la mia lettera a Gesù Bambino ma, siccome a Natale siamo tutti più buoni, per questa volta avete il permesso di farla un po' anche vostra :-)

Parole buone che parlano al cuore di tutti, poi per le promesse e i buoni propositi se ne parla con l'anno nuovo! (quelli però dovete scriverli voi, altrimenti non valgono...)

Buon Natale a tutti!


                Caro Gesù Bambino,
insegnami ad amare le mie imperfezioni, che sono tante, e i miei difetti, che sono ancora di più.

              Non ho più l'età per chiederti doni, ma - ti prego con tutto il cuore! - tieni lontano da me quelli che perfetti lo sono: irreprensibilmente, saccentemente, ostinatamente. E, già che ci sei, anche quelli che sanno sempre dove mettere i due punti e il punto e virgola, chè un po' d'invidia ce l'ho!


            Fammi incontrare persone che non si vergognano della propria umiltà e diversità, e che la vita la prendono con leggerezza perché hanno capito che tutto quello a cui questo mondo dà valore, in questo mondo lo lasceremo.

            Inondami di allegria perché io riesca ad accennare un passo di danza, anche quando sono così stanca da non vedere più in là del mio dolore.

           E poi, se non è chiedere troppo, dammi la salute per vivere ogni giorno con la gioia, la pienezza e la curiosità di chi vede per la prima volta l'alba e il tramonto.

        Grazie, caro Gesù Bambino, per essere tornato a nascere su questa terra, anche se le mangiatoie sono un bene di lusso e il bue e l'asinello si vedono solo allo zoo.

       Grazie e, se non ti dispiace, stasera la ninna nanna delle stelle resto qui ad ascoltarla insieme a te.

         Con affetto

          Daniela

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