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Viaggio
nella Monza sotterranea
Halloween si avvicina e, per questa ricorrenza d’oltreoceano,
vi propongo un articolo pubblicato su Milano Corriere che ci presenta un’inedita
Monza sotterranea. Un modo curioso e spaventosamente divertente di scoprire
luoghi della propria città altrimenti tagliati fuori dai più frequentati tour
turistici.
“Ecco la città che non ti aspetti, luoghi
sconosciuti perché nascosti alla vista. Un viaggio nella Monza sotterranea è
quello che dal 2010 sta compiendo Piero Pozzi, 60 anni, fotografo e docente di
fotografia al liceo artistico di Villa Reale e al Politecnico di Milano…
Ora l’intento è un nuovo omaggio alla sua città, ma
da una prospettiva diversa: scendendo nelle «viscere», andando a scoprire quale
mondo si nasconde sotto i passi dei monzesi.
«Dopo l’esplorazione dall'alto - spiega Pozzi -
mancava la visione sotterranea, fatta di luoghi affascinanti e carichi di
mistero, anche se le difficoltà non mancano e la fase preparatoria ad ogni
scatto è lunghissima, soprattutto per ottenere i permessi necessari». Almeno
una quarantina i luoghi già scoperti per il progetto «Una luce nel buio, Monza
sottosopra» che l’autore propone in anteprima al Corriere e che potrebbe presto
trasformarsi in una mostra e in una pubblicazione.
Ci sono luoghi carichi di
storia e di fascino, molti sono legati alla reggia e ai suoi spazi segreti.
Ecco allora la volta a mattoni della ghiacciaia di corte con una luce che piove
da un lato e le conferisce un’atmosfera quasi spirituale. Scendere le scale
sotto il Teatrino di corte rivela le splendide macchine da scena in legno,
progettate dal Piermarini, mentre nei vecchi depositi della Villa si trovano
pareti murate che, forse, potrebbero nascondere quella galleria di cunicoli
ipotizzata attraversare i giardini reali. Magari, oltre quelle pareti, c’è il
leggendario passaggio segreto che avrebbe consentito a Re Umberto di
raggiungere, al riparo di sguardi indiscreti, la residenza dell’amante nella
sua villa di Vedano al Lambro.
Altre ville e case monzesi nascondono segreti: nel
parco di villa Archinto Pennati si trova l’ingresso del tunnel della roggia del
Principe adornato da una madonnina posta in un angolo: era un luogo di lavoro
per le lavandaie di Monza, ma anche di preghiera. Nel centro storico, una
cantina di un’abitazione privata in via Vittorio Emanuele ha svelato un’arcata
del ponte romano d’Arena, poco lontano, in via Visconti 43, c’è la cantina che
apparteneva al convento della Monaca di Monza.
Spazi di archeologia industriale sono i piani
interrati della Frette con caldaie e pompe d’acqua ottocentesche, ma non ci
sono tracce del castello visconteo che sorgeva sull'area. Di tempi più recenti
i depositi comunali con le testimonianze del tempo in cui venivano utilizzati
come rifugi antiaerei o il diurno di piazza Carducci con ancora specchi e
lavelli degli anni Venti, ma anche sale piene di
macerie.”
20 febbraio 2015 | 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Questi sono solo alcuni dei luoghi misteriosi di
Monza – qualcuno di voi ne conosce altri? -, ma tutte le città hanno i propri
luoghi del mistero. Voi sapete quali sono quelli della vostra?
Halloween è il momento dell’anno più adatto per
scoprirli!
L’ingresso del tunnel sotterraneo a Villa Archinto Pennati
con la Madonnina Votiva (foto Pozzi)