lunedì 30 ottobre 2017

Recensioni & Co #15: L'Arminuta

L'Arminuta
ovvero ti racconto un libro in 5 minuti

Prima di cominciare a parlarvi del romanzo che ho scelto, o forse lui ha scelto me, non è ben chiaro!, devo confessarvi una cosa: sono una lettrice cinematografica. In che senso? Nel senso che quando un libro mi piace davvero, io comincio a farmi un film tutto mio con la trama e i personaggi.

E L’Arminuta è appunto il romanzo da cui ho tratto il mio ultimo film! Di questo libro mi è piaciuto tutto: il titolo misterioso e intrigante al punto giusto (L’Arminuta, cioè la ritornata), lo sguardo magnetico alla Steve McCurry della ragazza in copertina, e mi è piaciuta persino la biografia della scrittrice: Donatella di Pietrantonio. Una donna che lavora, fa la dentista pediatrica, scrive di notte e vince il Campiello, ebbé applausi!

Lo amo, anche e soprattutto per un personaggio che appaga tutti i miei desideri di lettrice: Adriana, la sorella minore dell’Arminuta. Una bambina di 10 anni, gracile , quasi pelle ossa che ha una sorprendente forza d’animo, e una grinta pazzesca nell’affrontare la vita, e la sua è una vita soffocata dalla miseria, non solo materiale ma soprattutto umana, come mancanza di affetto, incapacità di provare empatia.

Vi accenno solo una scena del film di cui vi parlavo prima.

L’Arminuta è andata in corriera nella città sul mare, dove un tempo viveva con la famiglia adottiva, ed ora sta tornando al paese nell’entroterra, dove adesso vive con la famiglia di origine. Ma c’è stato un incidente e la corriera è in ritardo. L’Arminuta pensa che Adriana non la starà aspettando in piazza, ma, invece, quando arriva, Adriana è lì.

Con i pugni ben piantati sui fianchi e i gomiti in fuori le dice “Non credere che ti stavo ad aspettà le ore. Io pure tengo cose da fare” e l’Arminuta capisce che Adriana l’ha perdonata, in quel suo modo teatrale, serio e buffo al tempo stesso, per non averla portata con lei in città.

Ecco, Adriana è un mix esplosivo di fragilità – è una bambina che fa ancora la pipì a letto – e di saggezza, una bambina diventata adulta troppo in fretta come succede a chi deve combattere per sopravvivere. A me ha ricordato Totò Cascio in Nuovo Cinema Paradiso e, se mai faranno una riduzione cinematografica, me la immagino come una scugnizza con la faccia da schiaffi e una risata che conquista.

Adriana sa come agire per ottenere quello che vuole, sarà lei a fare da guida e a proteggere la sorella che ,invece,  sembra inadatta alla vita. Adriana la difende dalla madre che la picchia perché ha rotto dei piatti e dai compagni di scuola che la prendono in giro. Lei solo comprende che la diversità dell’Arminuta – così educata, intelligente ed istruita – non è qualcosa da temere, ma da preservare.

Mi sono commossa nel vedere, pagina dopo pagina, come le due sorelle, in realtà due estranee nonostante il legame di sangue, costrette a dividere lo stesso letto testa contro piedi e a mangiare di nascosto un dolce in garage per non dividerlo con gli altri fratelli, diventino a poco a poco complici. Una sorellanza che nasce a fatica, ma resiste e si rafforza in un ambiente dove gli affetti sono un lusso che non ci si può permettere.

Una complicità che sarà la salvezza per entrambe; quando Adriana svelerà alla sorella la verità sul suo abbandono in uno scatto di rabbia perché l’Arminuta non la porterà con sé in città, ecco anche questa rivelazione “di pancia” in realtà è un gesto d’amore. Perché spingerà l’Arminuta a scacciare la disperazione che la divora, a incontrare la madre adottiva e a pensare di cominciare una nuova vita.

C’è una frase bellissima, e secondo me anche poetica, che racconta il rapporto tra le due sorelle, quella con cui l’Arminuta descrive Adriana:

Mia sorella, come un fiore improbabile cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia. Da lei ho appreso la resistenza. Ora ci somigliamo meno nei tratti, ma lo stesso è il senso  che troviamo in questo essere gettate nel mondo. Nella complicità ci siamo salvate.

Grazie e buona lettura!




PS: Questa fenomenale presentazione ai limiti dell'umano - provate un po' voi, cronometro alla mano, a parlare di un libro che amate in 5 minuti 5! :-) - ha avuto luogo durante l'ultima edizione dello Speed Book Date, sabato 28 ottobre, 2017 presso il Caffè della Contrada a Cernusco sul Naviglio.


Nessun commento:

Posta un commento