L'Arminuta
ovvero ti racconto un libro in 5 minuti
Prima di cominciare a parlarvi del romanzo che ho scelto, o
forse lui ha scelto me, non è ben chiaro!, devo confessarvi una cosa: sono una
lettrice cinematografica. In che senso? Nel senso che quando un libro mi piace
davvero, io comincio a farmi un film tutto mio con la trama e i personaggi.
E L’Arminuta è
appunto il romanzo da cui ho tratto il mio ultimo film! Di questo libro mi è
piaciuto tutto: il titolo misterioso e intrigante al punto giusto (L’Arminuta, cioè
la ritornata), lo sguardo magnetico alla Steve McCurry della ragazza in
copertina, e mi è piaciuta persino la biografia della scrittrice: Donatella di
Pietrantonio. Una donna che lavora, fa la dentista pediatrica, scrive di notte
e vince il Campiello, ebbé applausi!
Lo amo, anche e soprattutto per un personaggio che appaga
tutti i miei desideri di lettrice: Adriana, la sorella minore dell’Arminuta.
Una bambina di 10 anni, gracile , quasi pelle ossa che ha una sorprendente
forza d’animo, e una grinta pazzesca nell’affrontare la vita, e la sua è una
vita soffocata dalla miseria, non solo materiale ma soprattutto umana, come
mancanza di affetto, incapacità di provare empatia.
Vi accenno solo una scena del film di cui vi parlavo prima.
L’Arminuta è andata in corriera nella città sul mare, dove
un tempo viveva con la famiglia adottiva, ed ora sta tornando al paese nell’entroterra,
dove adesso vive con la famiglia di origine. Ma c’è stato un incidente e la
corriera è in ritardo. L’Arminuta pensa che Adriana non la starà aspettando in
piazza, ma, invece, quando arriva, Adriana è lì.
Con i pugni ben piantati sui fianchi e i gomiti in fuori le
dice “Non credere che ti stavo ad aspettà le ore. Io pure tengo cose da fare” e
l’Arminuta capisce che Adriana l’ha perdonata, in quel suo modo teatrale, serio
e buffo al tempo stesso, per non averla portata con lei in città.
Ecco, Adriana è un mix esplosivo di fragilità – è una
bambina che fa ancora la pipì a letto – e di saggezza, una bambina diventata
adulta troppo in fretta come succede a chi deve combattere per sopravvivere. A
me ha ricordato Totò Cascio in Nuovo Cinema Paradiso e, se mai faranno una
riduzione cinematografica, me la immagino come una scugnizza con la faccia da
schiaffi e una risata che conquista.
Adriana sa come agire per ottenere quello che vuole, sarà
lei a fare da guida e a proteggere la sorella che ,invece, sembra inadatta alla vita. Adriana la difende
dalla madre che la picchia perché ha rotto dei piatti e dai compagni di scuola
che la prendono in giro. Lei solo comprende che la diversità dell’Arminuta –
così educata, intelligente ed istruita – non è qualcosa da temere, ma da
preservare.
Mi sono commossa nel vedere, pagina dopo pagina, come le due
sorelle, in realtà due estranee nonostante il legame di sangue, costrette a
dividere lo stesso letto testa contro piedi e a mangiare di nascosto un dolce
in garage per non dividerlo con gli altri fratelli, diventino a poco a poco
complici. Una sorellanza che nasce a fatica, ma resiste e si rafforza in un
ambiente dove gli affetti sono un lusso che non ci si può permettere.
Una complicità che sarà la salvezza per entrambe; quando Adriana
svelerà alla sorella la verità sul suo abbandono in uno scatto di rabbia perché
l’Arminuta non la porterà con sé in città, ecco anche questa rivelazione “di
pancia” in realtà è un gesto d’amore. Perché spingerà l’Arminuta a scacciare la
disperazione che la divora, a incontrare la madre adottiva e a pensare di
cominciare una nuova vita.
C’è una frase bellissima, e secondo me anche poetica, che racconta
il rapporto tra le due sorelle, quella con cui l’Arminuta descrive Adriana:
Mia sorella, come un
fiore improbabile cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia.
Da lei ho appreso la resistenza. Ora ci somigliamo meno nei tratti, ma lo
stesso è il senso che troviamo in questo
essere gettate nel mondo. Nella complicità ci siamo salvate.
Grazie e buona lettura!
PS: Questa fenomenale presentazione ai limiti dell'umano - provate un po' voi, cronometro alla mano, a parlare di un libro che amate in 5 minuti 5! :-) - ha avuto luogo durante l'ultima edizione dello Speed Book Date, sabato 28 ottobre, 2017 presso il Caffè della Contrada a Cernusco sul Naviglio.