Grilli e Sangiovese
di Paola Casadei e Cinzia Tonelli - Ciesse
Edizioni
Trovare
il titolo giusto a un romanzo, in questo caso un giallo scritto a quattro mani
da Paola Casadei e Cinzia Tonelli, non è sempre facile ma ci sono le eccezioni
e sono convinta che Grilli e Sangiovese rientri tra queste ultime.
Ho
provato ad associare degli aggettivi sia ai grilli che al Sangiovese, vino che
incarna lo spirito della Romagna, la terra che lo produce in abbondanza e, tra
i tanti che mi sono venuti in mente, penso che due siano perfetti per riassumere
questo romanzo: vivace e frizzante. Sì,
perché l’intreccio giallo-poliziesco creato dalle due autrici macina, pagina
dopo pagina, come una macchina perfettamente oliata vicende e colpi di scena
che catturano l’attenzione del lettore con una più che verosimile catena di
scomparse, omicidi e sostituzioni di persona ma, e in questo sta secondo me il
valore aggiunto del romanzo, anche e soprattutto con la verve, la simpatia e le
battute dei personaggi che si muovono agilmente e mai a vuoto, proprio come i
grilli, in quel di Forlì e della provincia romagnola.
Le
autrici sono riuscite a caratterizzare in maniera realistica ed empatica un
numero davvero sorprendente di personaggi che contribuiscono tutti a muovere e
a portare avanti un canovaccio molto ricco di azioni e sempre coinvolgente.
E
poi, e sono felicissima di poterlo dire, solo due autrici così affiatate a livello
stilistico da rendere la scrittura del tutto omogenea ma, credo proprio, anche
sul piano personale, potevano pensare di creare una coppia di investigatrici “dilettanti”
così originale come il duo delle signore Ferreri 1 e 2. Già, perché Cristina Benelli
e Livia Perugini sono nell’ordine l’ex-moglie e la consorte in carica del
giornalista scientifico Carlo Alberto Ferreri e, proprio per questo, si
troveranno direttamente coinvolte in un intrigo di livello internazionale che
ruota intorno a loschi interessi legati all’industria degli insetti
commestibili e al crescente interesse per l’entomofagia.
A
far loro da spalla ci sono le vicine impiccione del condominio di via Arcuati,
la Zaira e la Baldini che, grazie ai loro spesso surreali pettegolezzi e
costanti agguati per spiare i movimenti di tutti gli inquilini, daranno
inconsapevolmente una mano a risolvere i misteri che ormai sembrano essere di
casa nel tranquillo quartiere semideserto nella calura del mese di agosto.
Misteri
che hanno inizio con l’improvvisa scomparsa di Rodolfo Michelacci, parrucchiere
con il vizio di allungare le mani sul décolleté delle clienti e del gioco d’azzardo
e un diploma di perito agrario con buone conoscenze di chimica che finirà per
metterlo in guai seri. E, come se non bastasse, di lì a poco sarà un’anziana
comare Elvira Caselli, amica delle due pettegole del condominio, a essere
trovata morta accoltellata, dopo che era stata vista parlare animatamente con
il Michelacci. A complicare ulteriormente il già difficile lavoro di investigazione
del commissario Ronchi e della sua bizzarra squadra di agenti sarà un altro
cadavere, quello di Raoul Gorini, magazziniere alla Montispeed e fidanzato di Agata,
un’attraente badante polacca, rinvenuto coperto di insetti in uno zuccherificio
abbandonato.
A
dirigere l’orchestra mediatica c’è invece Sara Galletti, giornalista in una
piccola emittente locale, ex-fiamma di Carlo Alberto Ferreri e intimamente
legata a Rodolfo, il parrucchiere scomparso, una donna disposta a tutto pur di
ottenere la visisbilità sui media nazionali e che sa rendersi estremamente
sgradevole con la sua smania di vendetta.
Insomma,
un giallo che mescola sapientemente tutti gli elementi del genere e affronta anche
temi di scottante attualità nel campo etico e scientifico, riuscendo però sempre a
dare un tocco di lievità e brio alla narrazione che, come un buon bicchiere di
Sangiovese, lascia al lettore un retrogusto amabile e allegro, spesso difficile
da trovare in questo tipo di romanzo.
Un
gusto che ho molto apprezzato e che spero di poter nuovamente assaporare in un
futuro sequel al quale sembra alludere il finale con l’incontro, casuale ma non troppo, tra il
commissario Ronchi e Cristina.
Chissà,
se son rose fioriranno e io vi aspetto, Paola e Cinzia, godendomi ancora un po' il gusto sincero e pieno che sa infondere il vino
della vostra splendida terra.
Grilli
e Sangiovese, un giallo che mi sento di consigliare a tutti gli amanti del
genere e anche a chi apprezza le trame avvincenti e i personaggi ai quali è difficile non
affezionarsi.
Come
sempre arrivederci con il mio buone letture a tutti!