Dipende da dove vuoi andare
Romanzo di Stefania Convalle
L’attesa
dell’uscita di un nuovo romanzo è sempre un momento particolare, quasi magico,
carico com'è di aspettative e curiosità. O almeno di solito è così: sia per i
miei che già conosco che, ancor di più, per quelli di altri scrittori di cui
apprezzo il talento.
Ma questa
volta, devo confessare, non è andata in questo modo ed il motivo è molto
semplice. Conosco molto bene l’autrice, Stefania
Convalle, ed ho avuto modo di leggere tutta la sua produzione letteraria ad
oggi. Quindi questo suo nuovo romanzo per me è stato più che altro una
conferma: piacevole e coinvolgente del sentire profondamente umano e dello
stile intenso e di pancia di
Stefania.
Dipende da dove vuoi andare è un romanzo
che tiene il lettore incollato ad ogni pagina fino all'epilogo: per nulla
scontato né banale. La storia narrata è quella di un femminicidio: come i troppi
che si consumano ininterrottamente ormai quasi ogni giorno e che non sempre
giungono alla ribalta della cronaca, si potrebbe dedurre.
Ma non è così.
Perché la penna talentuosa di Stefania riesce a trovare un taglio
nuovo, un punto di vista della narrazione del tutto inusuale e sorprendente. A
confrontarsi in un dialogo che, letteralmente, coinvolge mondi diversi, sono
due donne: Anna e Maria. Una già vittima della violenza di Luca, uomo malato di
possesso, e l'altra sua potenziale vittima.
Un confronto
che, con l'infittirsi delle vicende, si fa, di volta in volta, drammatico,
intimistico, solidale e protettivo. Drammatico come l’angoscia e la paura di
chi è stato vittima della violenza più estrema, ma che, ciò nonostante, trova
ancora la forza per dare un senso alla propria morte. Intimistico come può
essere l’affidarsi a una Forza superiore, chiamatela Amore o come preferite,
senza la quale la vita non avrebbe senso. Solidale come solo due donne sanno
essere, quando, insieme, riescono a mettere in discussione certi atteggiamenti
e modi di pensare, troppo spesso e per convenienza, dati per scontati. Protettivo
come il calore e il ricordo di una madre e come il sogno di un vero amore.
Ed è proprio nell'intreccio
tra le vite di Anna e Maria che Stefania ci mostra la profondità del
suo sguardo, riuscendo a cogliere e a portare in superficie i moti dell'animo
più segreti, forse inconfessabili o, semplicemente, più umani e perciò
disarmanti.
Due donne che
sapranno trovare ognuna la propria strada: unite da un dono miracoloso che solo
la vita può regalare. Due donne che, consapevolmente, decideranno quale strada
prendere: perché tutto dipende da dove si vuole andare.
Grazie, Daniela! Che bella sorpresa trovare questa recensione sul mio ultimo romanzo! Professionale e anche affettuosa: grazie :-)
RispondiEliminaFigurati, Stefania, è un piacere! Sempre disponibile a recensire belle opere e bravi autori, soprattutto i tuoi :-)
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